Itinerario di Genere

L’Itinerario di genere a Rovigo è un percorso ciclo-pedonale di circa 11 km, a carattere didattico e/o turistico, attraverso i luoghi pubblici che il Comune di Rovigo ha intitolato a figure femminili distintesi in vari campi della storia, della cultura e della politica. Esso ha due partenze: una più lontana, per comprendere via Lina Merlin, dal Cen.Ser. (Centro Servizi) ed una dal CUR (Consorzio Universitario di Rovigo), tra le due stazioni ferroviaria e delle corriere, porte della città, in quanto luoghi di arrivi e partenze. In un cordone ideale attorno al centro storico del capoluogo, con qualche puntatina nei quartieri adiacenti, congiunge le “vie in rosa” – favorendo nello stesso tempo una panoramica degli spazi urbani, oltre al recupero storico e conoscitivo –, per arrivare in piazza Vittorio Emanuele, il salotto cittadino su cui si affacciano i luoghi della cultura (Accademia dei Concordi e Palazzo Roverella), che conservano molte opere delle “nostre” donne: quasi un invito alla loro scoperta. Esso si configura inoltre come una proposta flessibile e liberamente interpretabile a seconda degli interessi e del tempo a disposizione, da svolgere per intero o a settori (per es. solo il centro oppure i quartieri) o ancora come “viaggi tematici” (ad es. le vie delle letterate, delle religiose, etc.).

Buon viaggio!

Si inizia da Lina Merlin (1887-1979), prima senatrice e tra le 21 Costituenti, o da Chiara Lubich (1920-2008), fondatrice del movimento dei Focolarini. Quindi da Margherita di Savoia (1851-1926), la prima regina d’Italia, a Ada Negri (1870-1945), la “poetessa del Quarto Stato” e Maria Montessori (1870-1952), prima donna medico in Italia fondatrice dell’omonimo metodo pedagogico. Issicratea Monti (1561?-’81) fu invece una precoce quanto sfortunata poetessa rodigina tra le prime socie dell’Accademia dei Concordi. È la volta poi di due icone della storia: Elvira Luccotti Fabbron (prima metà del ‘900), simbolo delle madri dei caduti in guerra, e Anita Garibaldi (1821-’49), nota compagna dell’eroe dei Due Mondi. Il viaggio tra modelli femminili prosegue con Erminia Fuà Fusinato (1834-’76), poetessa ed educatrice di idee moderne; suor M. Chiara Nanetti (1872-1900), oggi santa per il suo martirio; Irma Bandiera (1915-‘44), partigiana immolata alla Resistenza e la compianta ragazzina ebrea Anna Frank (1929-’45), vittima della follia nazista. Dopo una puntata nell’arte, grazie ad Elisabetta Marchioni (XVII/XVIII secolo?), policroma pittrice floreale, una mistica in odore di santità, suor M. Felicita Baseggio (1752-1829), ed una delle prime donne laureate in Italia Cristina Roccati (1732-’97). Proseguendo per la Tassina, si incontra un’eroina del Risorgimento Jessie White (1832-1906), l’infoibata Norma Cossetto (1920-’43), una pediatra medico primario, Marta Radici (1901-’78), l’ebrea deportata durante la Shoah: Clelia Consigli (1879-?) e le sorelle Luisa e Maria Bianchini (primi ‘900), fondatrici della prima Acli femminile. Alla ripresa del percorso principale ecco Santa Teresa di Lisieux (1873-’97), terza donna dottore della Chiesa, quindi la scrittrice e benefattrice rodigina Argia Castiglioni Vitalis (1854?-1933) ed infine un’altra ebrea rodigina vittima dell’olocausto, Luigia Modena Colorni (1881-1945).

Meritano ugualmente una citazione le escluse (solo perché non riconducibili al tragitto, in quanto situate in quartieri fuori dal centro storico): la principessa Mafalda di Savoia (1902-’44), morta in un campo di concentramento (la via a lei intitolata si trova in Commenda Est), la cantante lirica Rosetta Pampanini (1869-1973), che ha dato il nome ad un parco nel Quartiere S. Pio X e Santa Caterina (1347-1380), compatrona d’Italia e d’Europa (a Roverdicrè).

 

Progetto ideato e realizzato dal Liceo Scientifico Statale “P. Paleocapa” di Rovigo, a cura della prof.ssa Rosanna Beccari, con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Rovigo ed  in collaborazione con Toponomastica femminile e FIAB Rovigo.
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